Bellissimo bronzetto raffigurante una satiressa con il proprio figlio originariamente attribuito ad Andrea Briosco detto il Riccio (Trento, 1470 - Padova, 1532).
Va a questo proposito precisato che Wilhelm von Bode, nelle sue famose catalogazioni di inizio secolo, attribuiva al caposcuola molte opere satiresche che oggi si preferisce ricondurre alla bottega di Severo Calzetta da Ravenna.
Per quanto più particolarmente attiene alla nostra composizione, essa ebbe un discreto successo e ne sopravvivono varie versioni. Fra le più note ricordiamo quella del Bargello di Firenze, quella del Bode Museum di Berlino e quella di Palazzo Venezia a Roma. Patrick de Winter nel suo studio sull'autore elenca tutte le versioni conosciute del soggetto.
La funzione del piccolo gruppo scultoreo è sempre quella di portacandele spesso affiancato da una conchiglia che funge da calamaio. In alcune versioni alla mamma e al suo piccolo si aggiungono un satiro o piccoli animali. L’esemplare in collezione Castello Sforzesco di Milano è ad esempio caratterizzato dalla presenza di un cane.
Il nostro bronzetto, molto bello, non si allontana dalla qualità media delle fusioni museali. Veramente strepitosa la patina rossa trasparente. Rimangono tracce di una patinatura nera consumatasi nel tempo.
Oggetto da grande collezionismo in perfette condizioni.
Consigliato vivamente.
Pietro Cannata, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, Sculture in Bronzo - Gangemi Editore, Roma, 2011, pp.64-65.