Il prototipo di questo cavaliere crociato promana dalla cultura germanica medievale ripetendo tipologie di acquamanili e candelieri databili al XIII secolo. Per confronto vedere quelli meravigliosi pubblicati da Mark Gregory d'Apuzzo nel catalogo del Museo Medievale di Bologna.
Il nostro cavaliere non è comunque un utensile. Nel catalogo del Museo Amedeo Lia di La Spezia, Charles Avery pubblica un bronzetto assai simile che forse era un giocattolo utilizzato nei giochi di torneo.
Datare questo genere di fusioni sulla base di un’analisi unicamente stilistica è molto difficile e non rientra nelle nostre competenze. Riteniamo però che gli oggetti medievali dovrebbero essere sempre studiati anche da una angolazione scientifica, usufruendo delle moderne tecniche di diagnostica scientifica.
Oltre alla perfetta aderenza stilistica alla produzione medievale, concorrono a farlo sembrare genuinamente antico elementi come la patina, la consunzione e le zampe piegate del cavallo.
Si propone pertanto come oggetto medievale, ma in modo dubitato e con un prezzo invogliante per chi fosse interessato a proseguirne lo studio.
Mark Gregory d'Apuzzo, La Collezione dei Bronzi del Museo Civico Medievale di Bologna - Libro Co, San Casciano Val di Pesa, pp.31-43.
Charles Avery, La Spezia, Museo Civico Amedeo Lia. Sculture, Bronzetti, Placchette, Medaglie, - Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 1998, pp.69-72.
Peter Bloch, Bronzen Von der Antike Bis Zur Gegenwart, Catalogo della mostra, - Dietrich Reiner Verlag Edizione, Berlin, 1983, cat.n.42, 44, 45.