I due armigeri ricordano nel movimento a spirale la figura, di memoria rinascimentale, del Marte variamente attribuito a Gerolamo Campagna o a Tiziano Aspetti. Vanno comunque ritenute fusioni meno antiche di quella, anche per via di una loro apprezzabile originalità che le sposta, però, avanti nel tempo. Si propone una datazione più verso il XVIII secolo.
Sergej Androsov, Museo Statale Ermitage, La Scultura Italiana dal XIV al XVI secolo - Skira, Ginevra-Milano, 2008, pp.150-151, 158-160.