Incantevole bronzetto raffigurante un cagnolino che si gratta l'orecchio.
Il soggetto, ricavato da un'incisione del cosiddetto "Maestro del Libro di casa" (Germania, XVI secolo),
è considerato uno dei primi a essere trattati nei bronzetti del Rinascimento tedesco.
L’opera fu inizialmente attribuita a Peter Vischer (Norimberga, 1455-1529) o alla sua scuola e, in un secondo momento, a Georg Schweigger, Scuola del Rinascimento di Dürer (XVII secolo).
La critica più recente lo ascrive invece alla bottega di Barthelemy Prieur, scultore di corte per Enrico IV, e a questa indicazione ci atteniamo.
Se ne conoscono alcune repliche con varianti e in vari metalli. Le più note sono presenti nella collezione dell’Anton Ulrich-Museum, Braunschweig e nella Grünes Gewölbe, Dresda, poi Berlino, Cleveland e Monaco.
Da sottolineare anche il passaggio in un’asta Sotheby's di un bronzetto analogo, proveniente dalla Collezione Antony Embden, esitato per la cifra di 18.270,00 €
Il nostro è una variante poggiante su una zolla erbosa con un tronco d'albero a cui il cagnolino era originariamente legato con una catena, ora persa.
Poca definizione a freddo, incantevole patina rossa su tracce di patina nera.
Ursel Berger-Volker Krahn, Bronzen der Renaissance und des Barock - Herzog Anton Ulrich Museum, Braunschweig, 1994, pp. 274-276.
Volker Krahn, Von Allen Seiten Schön. Bronzen der Renaissance und Des Barock, Volker Huber Edition, Berlin, 1996, pp 544-545.