Ritratto di Mirabeau, Francia XIX secolo

Honoré Gabriel Riqueti, conte di Mirabeau (1748-1791) fu un personaggio sopra le righe. Scrisse di lui Madame de Staël “Era difficile non osservarlo a lungo, una volta che lo si era visto: la sua immensa capigliatura lo distingueva tra tutti; si diceva che da lì dipendeva la sua forza, come quella di Sansone; il suo viso era caratterizzato dalla bruttezza e tutta la sua persona dava l’idea di una forza irregolare, una forza che si immaginava in un tribuno del popolo”.

E in effetti quel singolare protagonista della prima stagione rivoluzionaria riscattava il fardello di un corpo deforme con doti di intelligenza e fiuto politico fuori dal comune accompagnati da una naturale eloquenza che lo accreditava come il più convincente tra i nuovi tribuni del popolo, anzi, l’Oratore del popolo per antonomasia.

Non è pertanto un caso che, nei monumenti a lui dedicati, sia sempre rappresentato in atteggiamento declamatorio. Così nel monumento funebre collocato sulla sua tomba, in un primo tempo presente nel Pantheon di Parigi e poi traslata e dispersa. Così in un altro suo monumento posto al vertice di una fontana in place Mirabeau, Pertuis.

Sappiamo che le derivazioni in bronzo di qust’ultima statua commemorativa furono realizzate dallo scultore Francois Trupheme (1820-1888) e che talvolta hanno passaggi sul mercato internazionale. 

Anche il nostro bronzo - di qualità eccellente ma che non presenta firme - si allinea al cliché della rappresentazione di Mirabeau come grande oratore. Non essendo però una copia del monumento di Place Mirabeau o di altri a lui dedicati, va ritenuto fusione autonoma e originale sino a prova contraria.

Da studiare.