La bella statuetta qui presentata, raffigurante un San Giovanni Evangelista, si relaziona alla Maddalena del lotto precedente per la provenienza da una medesima composizione.
Stesso materiale prezioso e stessa lavorazione: si notino i tessuti delle vesti finemente cesellati e punzonati a descrivere motivi floreali sparsi.
Si potrebbe supporre che appartenessero in origine a un Calvario, affiancate a un crocifisso centrale e successivamente montate sulle attuali basi tornite in giallo Siena.
Vengono proposte separatamente in quanto autonome e complete in sé stesse, quindi non necessariamente in coppia.
Da sottolineare la tridimensionalità della realizzazione, che le vede rifinite nello stesso modo da tutti i punti di visione, la qualità dei panneggi e l'attenta lavorazione dei particolari. Curioso l'appoggio del piede sinistro sulla pila di libri, espediente che crea il movimento rotatorio della figura.
Nelle posture dei santi e nell'enfasi dei volti vaghe assonanze con una crocifissione del Museo Lia, La Spezia, attribuita ad Antonio Susini.