Il dipinto è accompagnato dall'expertise della Prof.ssa Arabella Cifani che lo attribuisce a Alessandro Vitali.
Questa notevole rappresentazione del Cristo come Salvator Mundi, benedicente e con il globo nella mano sinistra. deriva dal Cristo dell'Ultima Cena che Federico Barocci dipinse tra 1590 e il 1599 per il Duomo di Urbino, ricontestualizzato dal punto di vista funzionale ad uso di una devozione privata. Anche dal punto di vista tecnico e stilistico, oltre che da quello iconografico e compositivo, la nostra tela esibisce un livello profondo di comprensione e di mimetismo rispetto all'esempio di Barocci, indice di una mano particolarmente prossima al grande maestro urbinate, in primis quella di Alessandro Vitali (Urbino, 1580-1630) come suggerito nella sua expertise da Arabella Cifani.