Fra le fine del Seicento e l'inizio del Settecento Nicolas de Largillière fu il protagonista, insieme a Hyacinte Rigaud, della scena artistica francese nell'ambito del ritratto. In particolare la pittura di Largillière spicca per eleganza, sapienza coloristica, morbidezza degli incarnati e virtuosismo nella resa dei tessuti, con una specifica cura nella differenziazione degli effetti di luce a seconda del tipo di indumento. Possiamo apprezzare tutte queste virtù pittoriche nel bel ritratto qui in oggetto, di fattura particolarmente sciolta. Spicca, oltre alla franca vividezza dell'espressione, la sprezzata disinvoltura nella posa e nell'abbigliamento del personaggio effigiato, libero da quella rigidezza ed effettazione che contraddistingue spessa la ritrattistica più ufficiale di Largillière: una raffinata apparente trascuratezza che apparenta questa tela ad alcuni degli autoritratti più genuini e privi di pompa del pittore, da quello nel Ritratto di famiglia del Louvre a quello di Versailles, sino a quello del Corridoio Vasariano degli Uffizi.