Corpus Christi in argento, posto su una croce lignea lastronata in tartaruga (hawksbill sea turtle, Eretmochelys imbricata, Cheloniidae) con terminali in argento.
La figura del Salvatore è studiata anatomicamente; le braccia distese orizzontalmente mettono in evidenza il realismo della figura del Cristo in croce, sottolineato anche dalla muscolatura e dal sistema venoso; le mani sono leggermente socchiuse e i fori per i chiodi si trovano più vicini al polso e non al centro della mano. Il torace spinto in avanti è contrassegnato dalle costole non eccessivamente marcate, che danno alla figura più armonia e l’addome è rientrante. La testa presenta la corona di spine ed è ripiegata verso la spalla sinistra, rivolta verso l’alto; la morbida capigliatura ricade sulle spalle, gli occhi sono aperti e rivolti al cielo e la bocca è socchiusa. Le gambe del Crocifisso sono posizionate in modo parallelo e leggermente flesse verso la parte destra della figura, i piedi sono leggermente sovrapposti e inchiodati congiuntamente. Le parti intime sono coperte da un perizoma corto con drappo laterale, sostenuto da un doppio cordone molto sottile.
Nella parte alta della croce, separato dalla figura del Cristo, è presente un cartiglio, con il Titulus Crucis I.N.R.I. (Iesus Nazarenus Rex Iudeorum, che si traduce letteralmente in “Gesù nazareno, re dei giudei”). Sul cartiglio è presente il marchio dell’argentiere “A P” improntato due volte, mentre al verso dei terminali sono presenti le prese di saggio.
Stato di conservazione: **** buono, minori difetti.