Il dipinto costituisce il modello per uno dei tondi a decorazione dei pennacchi della cupola del Duomo di Urbino, raffiguranti i quattro evangelisti. Oltre al San Matteo realizzato da Corvi gli altri tre evangelisti furono affidati all'esecuzione di Giuseppe Cades (San Marco), Antonio Cavallucci (San Giovanni) e Pietro Tedeschi (San Luca).