Il dipinto è accompagnato da un expertise del prof. Giancarlo Sestieri disponibile in fotocopia.
Questa elegante composizione con ghirlanda di fiori e puttini alati al suo interno è stata riferita da Giancarlo Sestieri alla collaborazione di due artisti tra i più rappresentativi del Barocco romano: Filippo Lauri (Roma, 1623 - 1694), a cui si deve la realizzazione dei putti, e Mario Nuzzi detto de’ Fiori (Roma 1603 - 1673) per la raffinata ghirlanda. I tre amorini al centro della composizione, che maneggiano con cura nidi di uccellini, sono caratterizzati da una gestualità e da una attenzione particolare alla resa degli incarnati che Sestieri riconduce con certezza alla mano di Lauri. Per l’alta qualità della ghirlanda floreale, invece, Sestieri suggerisce la mano di Mario Nuzzi: un'attribuzione sostenuta dal confronto diretto con altre simili composizioni, tra cui le quattro grandi ghirlande istoriate con scene dell’Antico Testamento (una delle quali datata 1650), oggi conservate all’Escorial, la cui impostazione formale è assai prossima al nostro luminoso ramino (cfr. Floralia: florilegio dalle collezioni fiorentine del Sei-Settecento, catalogo della mostra, Firenze Palazzo Pitti 10 gennaio - 10 aprile 1988, Firenze 1988, n. 28; La natura morta in Italia, Milano 1989, II, figg. 887-892).