Questo bel cavallo rampante, o in corvetta, riecheggia alcuni modelli toscani del XVII secolo legati alla scuola di Pietro e Ferdinando Tacca.
Il movimento esagerato della criniera e della coda nonché la forza compressa, ma esplosiva, dell'animale che si impenna, sono assonanze riscontrabili in tutta la tradizione Toscana che parte dai monumenti equestri del Giambologna fino agli esiti del Tacca o del Fanelli.
Bella fusione ben cesellata con patina nera coprente, probabilmente realizzata nel XVIII secolo.
Bibliografia: Piero Torriti, Pietro Tacca da Carrara, Sagep ed., Genova, 1975, pp.70-71.