Questo fantasioso battente, o picchiotto, raffigura la testa di un uomo barbuto sorretta da una coppia di delfini che sembrano mordergli le orecchie. Le code dei delfini si intrecciano e vanno a finire nelle bocche spalancate di altri due mascheroni visti di profilo.
Questo genere di decorazioni da portone sono usuali nella produzione veneta rinascimentale sino ad esiti "monumentali" (vedi Alessandro Vittoria). In questo caso alcuni modelli simili si possono rintracciare nella produzione del Veronese Giuseppe de Levis, per questo motivo avviciniamo il bronzo a quell'ambiente.
Bibliografia: Charles Avery, Joseph de Levis and Company, Philip Wilson Publishers, London, 2016, p. 27, fig. 28.
Matteo Ceriana- Victoria Avery, L'industria Artistica del Bronzo del Rinascimento a Venezia e nell'Italia Settentrionale, Scripta Edizioni, Verona 2008, pp.250-51.