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Bernardo Cavallino
(Napoli, 1616 - Napoli, 1656)
Attribuito a

Santa Caterina d'Alessandria

Olio su tela
cm. 118x91. Con cornice

La rilevante porzione del catalogo di Bernardo Cavallino dedicato alla rappresentazione di Sante a figura singola, intera o a mezzo busto, annovera alcuni dei suoi vertici qualitativi in termini sia espressivi, sia squisitamente pittorici, dimostrando una speciale sintonia del pittore con questa tipologia iconografica. In tale importante segmento della sua produzione si riconoscono, infatti, le sue virtù più alte e peculiari, che rendono tali opere originali e inconfondibili, pur nella sofisticata ed assai personale rielaborazione dell'esempio, in primis, di Massimo Stanzione e Simon Vouet.
In questa mirabile galleria di giovani donne piene di grazia e distillata eleganza, occupa un ruolo di primo piano Santa Caterina d'Alessandria, la cui effige Cavallino propose fondamentalmente in due diverse tipologie: quella a mezzo busto, con la palma del martirio nella mano sinistra, di cui sono altissimo esempio le versioni oggi al Barber Institute of Fine Art di Birmingham e al Museum Boymans-van Beuningen di Rotterdam; e quella a figura quasi intera, nota in almeno due versioni autografe, rispettivamente in collezione privata inglese e in Palazzo Doria a Genova.
L'esemplare inedito che qui si presenta viene dunque a costituire ora una terza redazione, che per la sua qualità appare riferibile alla mano di Cavallino, sebbene vi si possa ipotizzare l'intervento di aiuti: e un'opportuna pulitura del dipinto aiuterà certamente a fare maggiore chiarezza su questo punto. In ogni modo, si riconoscono anche in questa notevole aggiunta al catalogo cavalliniano i caratteri salienti delle altre due versioni: la raffinata e malinconica vaghezza dell'espressione del volto estatico della santa martire, l'eleganza quintessenziata della composizione, che combina misurata calibratura classicista con un naturalismo ben temperato di matrice vouettiana, nonché una preziosità coloristica in cui si fondono felicemente elementi neoveneti e più autoctoni cromatismi memori di Stanzione, De Bellis e Falcone.

Provenienza:
Collezione architetto Luigi Moretti, Roma.
17/10/2024 12:38:24
Termine asta
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