In folio, mm. 315x220, pp. (16), 588, (140), (4), 122, (14). Completo. Rilegatura coeva in piena pergamena con titoli manoscritti al dorso. Tagli a spruzzo. Esemplare con il corpo distaccato dalla copertina. Seconda parte con le carte K6 e i1 slegate. Piccolo lavoro di tarlo al margine del testo dalla p. 233 alla p. 264. Difetti al dorso. Restauri al frontespizio e all'occhiello.
Prima edizione impressa in Roma il 1655 della celebre opera sulle carceri romane di Giovanni Battista Scanaroli (1579-1664). Seconda parte introdotta con proprio frontespizio : Appendix ad tres superiores libros; De visitatione carceratorum diuisa in quatuor... Frontespizi con marca tipografica in xilografia dell'Arciconfraternita della Pietà dei Carcerati tra i SS. Pietro e Paolo. Testatine, capilettera e finalini xilografici. Presente alla seconda parte una incisione a piena pagina di un torturato (c. d3).
Il testo (con ricchissimi indici) riflette l’esperienza dell'Autore all’interno delle confraternite romane dedite all’assistenza dei carcerati (la Carità, ma anche S. Maria della Pietà dei Carcerati) e nel lavoro di sorveglianza demandato al tribunale della Visita, che come le due confraternite godeva del privilegio di chiedere, in precisi momenti dell’anno, la liberazione di un prigioniero (recluso per reati non atroci o per debiti)... [Treccani]