Formato in-4°, mm. 305x225, pp. (6), V, (1), 306, (2). Con 1 ritratto calcografico dell'autore all'antiporta inciso da Francesco Rosaspina su disegno di Giovanni Battista Frulli. In fine una mappa ripiegabile del Cile, con lievi fioriture. Rilegatura coeva in mezza pelle con titoli e fregi in oro al dorso, piatti in carta marmorizzata. Con lievi fioriture alle carte e lieve spellatura al dorso.
Seconda edizione impressa in Bologna il 1810 (la prima 1782) arricchita con testo e l'aggiunta della mappa ripiegabile. Opera del naturalista e botanico cileno Juan Ignacio Molina (1740-1829), gesuita, divenne curatore della biblioteca della "casa" (sede logistica ed amministrativa) dei Gesuiti di Santiago del Cile. Dopo l'espulsione dei Gesuiti dall'America del Sud da parte del Governo spagnolo, nel 1774, Molina si trasferì a Imola, dove prese ad esercitare l'insegnamento privato. Erudito naturalista già nel Cile, Molina condensò le sue memorie sulla fauna, la vegetazione ed i minerali del paese d'origine in questo famoso e fondamentale Saggio sulla storia naturale del Cile, successivamente tradotto anche in francese ed in spagnolo.