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Francesco de Mura
(Napoli, 1696 - 1782)
Attribuito a

San Giacomo Matamoros (uccisore di mori) nella battaglia di Clavijo

Olio su tela
cm. 76x102. Con cornice
Secondo la tradizione, il 23 maggio 844 si svolse la battaglia di Clavijo, nella quale l'esercito spagnolo guidato da Ramiro di Castiglia, ormai prossimo alla disfatta, riuscì a sconfiggere le truppe saracene grazie all'intervento miracoloso di San Giacomo Maggiore (Santiago), che in sella a un cavallo bianco si pose alla testa delle truppe spagnole. Da questa leggenda prese avvio l'iconografia di San Giacomo "Matamoros" (ammazza mori), strenuo difensore della cristianità. Il bel dipinto qui in oggetto rappresenta efficacemente il momento in cui il santo semina terrore e morte nell'esercito avverso conducendo fieramente alla vittoria gli spagnoli.
L'opera ben s'inquadra nella matura produzione di Francesco De Mura, quando l'acceso solimenismo che caratterizza la sua produzione giovanile è venuto declinando in favore di una maggiore luminosità di toni e leggerezza di pennellata, conferendo alle sue composizioni una raffinata teatralità. Il termine di paragone più stringente per la nostra composizione è il dipinto di De Mura raffigurante Giosuè ferma il sole nella battaglia contro i gabaoniti, in collezione privata napoletana, in cui le figure ai due angoli del primo piano e il cavallo bianco al centro della scena appaiono quasi sovrapponibili a quelle della nostra tela (vedi N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento. Dal Barocco al Rococò, Napoli 1999, n. 271, pp. 165 e 355, fig. 328).
Provenienza:
Collezione privata, Roma.
€ 7.000,00 / 10.000,00
Stima
€ 5.500,00
Base d'asta
Invenduto
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