Il dipinto è accompagnato da un'expertise del Prof. Nicola Spinosa.
Il dipinto qui presentato, raffigurante un santo vescovo, è stato attribuito a Mattia Preti da Nicola Spinosa. Sebbene l'identificazione con Sant'Ambrogio, vescovo di Milano, sia suggerita dalla presenza del bastone vescovile, per le evidenti affinità iconografiche con altre composizioni di Preti potrebbe anche trattarsi di Sant'Agostino. Indipendentemente dall’identità del santo, la preziosità delle stesure cromatiche, l'impaginazione monumentale, l'intensa espressività e l'elevata qualità pittorica inducono a datare il dipinto tra la fine del soggiorno napoletano di Mattia Preti e gli inizi della sua lunga attività a Malta, subito dopo il 1660. La tela ripropone, infatti, soluzioni tecniche e stilistiche già adottate dal pittore alla fine del soggiorno romano e durante gli anni trascorsi a Napoli, caratterizzate da esiti compositivi particolarmente felici.