Cristo risorto e la Vergine appaiono a San Fancesco Saverio
Olio su tela
cm. 135x97,5. Con cornic coeva in legno e stucco dorato
Il dipinto reca firma a pennello sul margine di un foglio del libro aperto accanto al santo: "ALESSANDRO SALINI F."
Nativo di Sulmona, dove si conservano numerose sue opere giovanili, il Salini si trasferì presto a Roma presso i principi Borghese. Del pittore si ricordano due opere eseguite per le chiese romane di San Maria in Vallicella e di Sant'Ignazio di Loyola, attualmente disperse, mentre una è tutt'ora conservata presso il Collegio Apostolico Leoniano. Salini venne, in seguito, chiamato alla corte del Re di Portogallo che gli commissionò un'opera per la Cappella Reale di Lisbona e numerose altre che si conservano nel Museo della città. Il pittore è documentato a Roma nel 1719 tra i Virtuosi del Pantheon e le affinità stilistiche con le opere di Sebastiano Conca fanno ipotizzare che abbia frequentato l'Accademia del nudo aperta a Roma da quest'ultimo.