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Coppia di sculture tedesche in legno e osso, Fine XVIII, inizio XIX secolo

in legno di tiglio e osso, scolpite a tutto tondo a raffigurare figure di contadini
Le figure, scolpite con maestria, mostrano due personaggi vestiti con abiti strappati, segno evidente delle difficoltà economiche e della condizione di povertà dei soggetti rappresentati. Gli intagli in avorio sottolineano i dettagli anatomici e le espressioni facciali, esprimendo un forte pathos che rende questi pezzi particolarmente realistici e toccanti.
La figura maschili e quella femminile sono scolpite con una notevole attenzione al dettaglio, come si evince dalle pose, dalle mani e dagli abiti logori, che trasmettono il senso di disagio sociale che queste figure incarnano. Il contrasto tra il legno scuro e l’avorio chiaro crea una composizione visiva suggestiva, enfatizzando le aree scoperte della pelle attraverso un raffinato gioco di chiaroscuro.
Nel contesto del XVIII secolo, rappresentazioni di mendicanti o figure di basso ceto sociale avevano anche un significato morale ed educativo, richiamando alla mente temi religiosi di carità e compassione. Queste sculture, quindi, potrebbero aver avuto non solo un valore estetico, ma anche un intento didattico o simbolico, invitando l'osservatore a riflettere sulla fragilità della condizione umana.
Le due sculture sono caratteristiche della produzione tedesca ispirata allo scultore tirolese Simon Troger (1683-1768).

Altezza x larghezza x profondità figura maschile: 23 x 9 x 8 cm; peso: 210 gr
Altezza x larghezza x profondità figura femminile: 21,5 x 8,6 x 8 cm; peso: 250 gr

Troger, originario del Tirolo, dopo un periodo di apprendistato nel capoluogo della sua regione Innsbruck aprì una fiorente bottega a Monaco di Baviera attorno al 1726 cui si rivolsero diversi regnanti, affascinati dalla rara abilità del maestro tirolese nello scolpire un materiale difficile e pregiato come l'avorio, combinandolo con la virtuosistica lavorazione del legno. Le sue opere sono elaborate per evocare figure realistiche e fortemente espressive, rappresentative di un'epoca in cui l’arte cercava di cogliere e trasmettere le realtà
Sotto la protezione dell'Elettore del Palatinato Massimiliano III Giuseppe di Baviera (1727-1777), divenne uno degli scultori d'avorio più rinomati dell'epoca ricevendo commesse da molte corti europee. Produsse numerose opere anche monumentali, come il celeberrimo gruppo conservato a Palazzo Madama di Torino composto dal Sacrificio di Isacco e il giudizio di Re Salomone alti oltre due metri, a soggetto biblico, mitologico e carattere popolare, raffiguranti scene e personaggi tra cui mendicanti e suonatori di strada. Suoi lavori sono custoditi in prestigiose collezioni private e pubbliche come i Musei dell'Hermitage, Dresda, Vienna e Monaco di Baviera solo per citarne alcuni a conferma dell'importanza artistica della sua produzione.
23/01/2025 16:45:48
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