Altezza x larghezza: 19 x 20 cm. Peso: 130 gr.
forma di arte popolare, manufatti artigianali che rappresentano testimonianze di devozione e religiosità legati spesso a eventi miracolosi o richieste di miracolo, spesso collocabili tra storia e leggenda, come le reliquie. I temi rappresentati sono solitamente Madonne, Santi o categorie di voti come guarigioni, incidenti e calamità naturali e i loro committenti spaziano tra le classi sociali.
Il lotto in questione rappresenta una scena in una stanza di una persona malata stesa a letto, che necessita del miracolo di guarigione e al suo capezzale una figura femminile inginocchiata, probabilmente la richiedente della grazia, intenta a pregare la figura della Vergine con il Bambino che compare in alto tra le nuvole (elemento che identifica maggiormente l'attimo di spiritualità). Lo spazio della tavoletta, come anche in questo caso, è diviso solitamente in due parti distinte: una dedica alla divinità, con una sigla votiva o scritta per esteso o una rappresentazione, e la raffigurazione della parte miracolata (nel caso di una guarigione) o del miracolo (nel caso di calamità). Pertanto, ritroviamo riportate, a sinistra, le lettere "P.G.R.", sigle votive per "PER GRAZIA RICEVUTA". Gli ex-voto sono oggetti che riflettono un impegno rituale di un richiedente, ossia colui che fa il voto, che può coincidere con il miracolato, colui che ha subito un danno, e la divinità che intercede.
Punzonato con i marchi camerali in uso a Roma dopo il 1815 per l'argento al titolo al titolo di 10 once e 16 denari (889/1000).