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Rilevo in avorio con cornice in ambra baltica, XVII e il XVIII secolo

25,5 x 22,5 cm.

composto da una cornice in ambra baltica che incornicia un pannello centrale scolpito in avorio di elefante (Elephas maximus Linnaeus, 1758 o Loxodonta africana Blumenbach, 1797) arricchito da quattro ulteriori intagli in avorio posti ai punti cardinali.
Il pannello centrale, scolpito in avorio, è il fulcro della teca e rappresenta l’Annunciazione, con la Vergine Maria e l'Arcangelo Gabriele, accompagnati dalla presenza dello Spirito Santo, rappresentato sotto forma di colomba.
L'Arcangelo Gabriele è raffigurato in movimento, con un gesto della mano che sembra indicare la provenienza divina del messaggio. Le sue ali, finemente scolpite, richiamano un simbolismo angelico di protezione e purezza.
La Vergine Maria è mostrata in ginocchio, in un atteggiamento di umiltà e preghiera. La sua espressione è solenne e raccolta, evidenziando il momento di profonda comunione spirituale.
Lo Spirito Santo, rappresentato come una colomba, si libra tra i raggi di luce divina che collegano il cielo alla scena terrena.
Gli elementi naturalistici, come il drappeggio dei tessuti, le nuvole e il raggio di luce divino, conferiscono profondità e dinamismo alla composizione. Il leggio scolpito con motivi floreali e il pavimento a reticolo evidenziano una grande attenzione ai particolari.
La cornice in ambra baltica naturale, caratterizzata da sfumature calde che spaziano dal giallo dorato al rosso-bruno, presenta un assemblaggio meticoloso di decorazioni geometriche e simboliche, come i cuori posti negli angoli, che potrebbero avere un significato religioso o simbolico.
L’ambra utilizzata per la cornice è di origine baltica, la varietà più pregiata e apprezzata sin dall'antichità. Questa resina fossile si distingue per la sua lucentezza e le sfumature che vanno dal giallo miele al rosso brunito. La lavorazione dell’ambra nel XVII e XVIII secolo era un’arte raffinatissima, tipica delle botteghe di Danzica (attuale Polonia), Königsberg (oggi Kaliningrad, Russia) e di altre città costiere del Mar Baltico.

Il manufatto può essere datato tra il XVII e il XVIII secolo, epoca in cui l’ambra e l’avorio erano materiali privilegiati nelle corti europee per la creazione di oggetti devozionali e decorativi. La probabile origine è da identificarsi nell’area del Baltico o dell’Europa centrale (come Danzica o Königsberg), regioni famose per la lavorazione dell’ambra, mentre la scultura in avorio potrebbe essere attribuita a una scuola italiana o tedesca, entrambe rinomate per la finezza artistica.
L’uso dell’ambra e dell’avorio in combinazione riflette il gusto per il lusso e la rarità, elementi distintivi delle committenze nobiliari o ecclesiastiche.

Teca di epoca posteriore.

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23/01/2025 14:44:50
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