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Tahan à Paris. Jean-Pierre Alexandre Tahan
(1813 - 1892)

Scatola portagioie francese Napoleone III, XIX secolo

Altezza x larghezza x profondità: 11 x 27 x 20 cm
lastronata in radica di tuja e bordata in ebano viola e palissandro con filetti in ottone.
Serratura firmata Tahan Paris.
Bibliografia:
Jean Pierre Alexandre (1813-1892), figlio di Pierre Lambert Tahan nacque a Parigi e iniziò a collaborare con lui già nel 1837. Nel 1844, quando il padre si ritirò dall’attività, ne assunse la direzione completa. Grazie alla sua creatività e capacità innovativa, avviò un'importante fase di sviluppo per l'azienda. Tra le sue prime iniziative, separò il laboratorio di rue de Quincampoix dal punto vendita situato in rue Basse-du-Rempart. Oltre a perfezionare la produzione di scatole, ampliò la gamma di mobili realizzati, includendo pezzi di maggiori dimensioni come bonheur-du-jour, scrivanie e tavolini da cucito. Già nel 1845, iniziò a pubblicizzare le sue creazioni sui giornali, un'operazione ancora poco diffusa in quel periodo.
Grazie alla qualità e all’eleganza delle sue opere, divenne “Fornitore del Re e dei Principi” e ottenne la medaglia d’argento all'Esposizione dei Prodotti dell'Industria del 1849, guadagnandosi il titolo di "Principe della Piccola Ebanisteria". Nel 1855, all'Esposizione Universale, venne insignito del riconoscimento di "Fornitore dell'Imperatore" dopo aver presentato una straordinaria voliera scolpita. La Corte imperiale commissionò numerose sue opere, tra cui fioriere in palissandro, tavolini da salotto destinati al Palazzo delle Tuileries e un maestoso armadio in mogano e bronzo dorato per l'ufficio di Napoleone III. Il negozio di Tahan si spostò più volte, dapprima al 34 di rue de la Paix (1849-1866) e successivamente all'11 di Boulevard des Italiens (1866-1878).
Nel 1861, venne descritto da La Chronique des Arts et de la Curiosité come "uno di quei produttori che non seguono la moda, ma la anticipano e la definiscono". Tra le sue collaborazioni più innovative, si distinse quella con Julien-Nicolas Rivart, con cui sviluppò l’arte dell’intarsio di fiori in porcellana nei mobili, una tecnica che divenne uno dei segni distintivi della sua produzione e che lo consacrò tra i pionieri della modernità.
Nel 1867, ricevette la medaglia d'oro all'Esposizione Universale, e alla fine del Secondo Impero impiegava più di duecento operai nei suoi numerosi laboratori. Appassionato di innovazione, proprio come Rivart, brevettò personalmente diversi meccanismi, tra cui un sistema a cilindro e un originale portalettere con facciata traslucida nel 1858.
Tuttavia, con la caduta dell'Impero, che aveva fortemente sostenuto la sua attività, la Manifattura Tahan entrò in declino. Nel 1882, la produzione cessò definitivamente e il negozio chiuse i battenti
24/02/2025 07:10:50
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