Bronzo a patina dorata trasparente; 29x29x7 cm.
I due altorilievi qui presentati raffigurano Cristo e la Madonna visti di profilo. È raro incontrare tale soggetto, sebbene abbastanza diffuso nella pratica devozionale, risolto con tanta eleganza e perizia. Cristo è rappresentato a torso nudo, coperto solo da un manipolo che lo avvolge, lasciando scoperto il petto possente, quasi a evocare una divinità classica. I lunghi boccoli della chioma scendono sulle spalle e, nella zona che incornicia il viso, sembrano mossi da un vento mistico. Il bel profilo virile e barbuto è rivolto verso la Madre. Un particolare curioso è la presenza, nella composizione, della "Tipha Latifoglia", conosciuta come "giunco", simbolo, già dai tempi di Dante, dell'umiltà dell'anima che si piega al volere di Dio. Perfettamente calzante al Cristo, che accetta il suo tragico destino per la salvezza dell'umanità. Anche la Madonna è raffigurata come un'elegante matrona classica. Un alto turbante "all'orientale" lascia intravvedere i capelli che incorniciano il viso. Un velo ricopre il turbante e scende ai lati per annodarsi sotto il mento con un bel fiocco. La tunica classica viene completata da un mantello drappeggiato che avvolge il torso, chiudendo la composizione con la delicatezza di un cammeo. I due profili sono caratterizzati da un gusto barocco che s ispira al classicismo, riflettendo l'influenza culturale dell'epoca. Grandi scultori come l'Algardi, Pierre Puget o Duquesnoy sono i punti di riferimento stilistici per questi due tondi dal carattere devozionale, ma di impronta aulica.
Bibli. AAVV, Pierre Puget, Electa, Milano, 1995.
Jennifer Montagu, Algardi, De Luca edizioni, Roma, 1999