Bronzo patinato nero e dorato; 15x11x10,5 cm.
Questo calamaio viene attribuito alla fonderia di Giuseppe de Levis, fonditore ebreo veronese.
Un modello pressoché identico appartiene alla collezione Thyssen Bornemisza, schedato da Anthony Radcliffe come bottega di De Levis.
Il corpo centrale presenta tre facce d' angelo divise da volute in aggetto e sorretto da altrettanti ippocampi. Sul tappo un amorino dorato al mercurio in perfette condizioni.
La fusione ha poca lavorazione a freddo ed è piuttosto materica, ricoperta da una lacca nera, elemento distintivo dell' epoca a cui appartiene, il secolo XVII.
Bibl. Charles Avery, Joseph de Levis & Company, Philip Wilson Publishers, London, 2016, p. 177.
Anthony Radcliffe-Malcolm Baker-Michael Maek-Gerard, The Thissen Bornemitsza Collection Renaissance and Later Sculpture, Philip Wilson Publishers, London, 1992, pp. 234-237.