Terracotta; 92x30x30 cm
Questa importante scultura rappresenta un anziano in piedi, con lunga barba e torso giovanile. Questi è avvolto da un panneggio di gusto classico, forse una pelliccia, che lascia scoperto il torace.
Seguendo l'iconografia tradizionale potremmo immaginarlo come una allegoria dell' inverno ma, non essendoci altri segni distintivi ( quali un falò o uno scaldino) l'identificazione è incerta.
Potrebbe trattarsi del bozzetto per una scultura da realizzare, successivamente, in marmo. Potrebbe altresì, viste le notevoli dimensioni, essere opera già definitiva da collocare in una nicchia o in un ninfeo. La definizione de viso barbuto e dei piedi appare completa e quindi fruibile ad una distanza ravvicinata.
L'area di produzione sembra quasi sicuramente veneta, se confrontiamo il nostro "vecchione" a certe figure barbute di Orazio Marinali (Angarano, Vicenza, 1643- Vicenza, 1720) o di Giovanni Bonazza (Venezia, 1654- Padova, 1739) o della loro scuola.
Bibl. Davide Banzato, Franca Pellegrini e Monica De Vincenti, Dal Medioevo a Canova - Sculture dei Musei Civici di Padova dal Trecento all' Ottocento, Marsilio, Venezia, 2000, pp. 64-65, 156.