THAILANDIA – ARTE E SPIRITUALITÀ

Una civiltà artistica sofisticata e originale: introduzione all’arte Thai di Francesco Morena, responsabile del dipartimento di Arte asiatica e Tribale di Bertolami Fine Art

La Thailandia è un paese meraviglioso che si situa all’interno dell’Indocina, la vasta penisola incuneata tra l’immenso sub-continente indiano e l’altrettanto ampio territorio cinese.
Nonostante la vicinanza geografica con questi due giganti, la Thailandia è riuscita a sviluppare nel corso della sua storia millenaria una cultura sofisticata e originale, nella quale le influenze provenienti dall’esterno si sono miscelate con le tradizioni autoctone dando vita a un raffinato connubio di eleganza e spiritualità.

 

L’influenza del Buddhismo sull’arte della Thailandia

Il Buddhismo, introdotto dall’India nel III secolo a.C. nella versione dottrinaria del Therevada, ha permeato nel profondo il pensiero filosofico della Thailandia. L’arte buddhista ha prodotto nel corso del tempo alcuni straordinari capolavori, nel campo dell’architettura (si ricordano ad esempio le zone archeologiche di Ayutthaya e Sukhotai) e nell’ambito della statuaria devozionale, sia di grandi dimensioni sia di misure più contenute. Nelle sculture buddhiste thailandesi la purezza lineare dei tratti fisiognomici viene esaltata, in un rimando di morbide curve, con il susseguirsi delle quali si costruisce un’immagine di piena consapevolezza interiore, un riflesso di assorta meditazione, il distacco ideale da tutto ciò che è mondano, la trascendenza assoluta.
Gli scultori thailandesi hanno affrontato con sapienza la lavorazione di ogni tipo di materiale, dal bronzo al legno, dalla ceramica alla pietra. Nella gran parte dei casi, queste opere sono giunte a noi prive di ulteriore decorazione pittorica, spesso svanita solo a causa dell’azione del tempo. Di grande interesse appaiono pertanto pezzi come la testa di Buddha posta in vendita nell’asta 64 di Bertolami Fine Art, che conservava quasi integralmente l’originale doratura.

Il raffinato céladon thailandese

Tra le forme artistiche in cui la civiltà thailandese ha eccelso nel passato, la ceramica occupa un posto cruciale, soprattutto se si pensa che la sua produzione più raffinata si è concentrata in un periodo relativamente breve, tra il XIV e il XVI secolo. Erano allora attive diverse fornaci nel nord del paese, dedite alla produzione di ceramiche d’uso quotidiano, di finimenti per strutture architettoniche e di una statuaria a uso devozionale e decorativo.
Tra le produzioni più raffinate vi era un vasellame rivestito di un’invetriatura verdastra di tipo céladon, una tipologia comunemente nota come Sawankhalok, dal nome di un sito in cui erano attivi all’epoca diversi forni. La documentazione archeologica ha tuttavia ampiamente dimostrato che ceramiche di questo tipo erano prodotte anche in altre aree di quella regione.
Il vasellame céladon delle ceramiche Sawankhalok mostra caratteri formali e stilistici vicini alla più rinomata produzione cinese delle fornaci di Longquan, che sicuramente funse da modello per i ceramisti thailandesi. Tuttavia, la delicata iridescenza della vetrina verde, la maggiore sottigliezza della coperta vetrosa, la stilizzazione dei motivi applicati a leggera incisione, sono qualità che rendono la produzione céladon thailandese tra le migliori di tutta l’Asia orientale

Il tema dell’elefante nell’iconografia artistica thailandese

Tra le sculture realizzate in ceramica tra il XV e il XVI secolo, particolarmente affascinanti sono quelle che raffigurano l’elefante. Il poderoso pachiderma è stato infatti uno strumento di lavoro essenziale per i thailandesi fin dagli albori della loro civiltà, utilizzato ad esempio per il trasporto di carichi pesanti o come dotazione fondamentale dell’esercito.
Non è quindi un caso che l’elefante sia il simbolo della Thailandia. Secondo un antica tradizione, era un dovere che chi trovasse un elefante bianco lo donasse al re. Non si trattava di esemplari albini, ma semplicemente di animali dalla pelle più chiara, di un grigio con sfumature rosa. Questa variante divenne perciò con il tempo emblema della stessa famiglia reale.

Francesco Morena

Per saperne di più

Per approfondire l’argomento si rimanda al catalogo della mostra “Antico Siam. Lo splendore dei regni Thai” ospitata dal Museo delle Civiltà di Roma dal 18 maggio al 30 settembre 2019.
Organizzata per celebrare il 150° Anniversario del Trattato di Amicizia e Commercio tra Italia e Thailandia, la mostra ha posto all’attenzione del pubblico una interessante selezione di arte thai: dai preziosi reperti archeologici rinvenuti da scavi condotti da specialisti italiani e thailandesi in collaborazione, ai molti manufatti conservati in quello che era il Museo di Arte Orientale “Giuseppe Tucci”, ai quali si sono aggiunti alcuni prestiti che hanno anche avuto il merito di mettere in rilievo l’intensità dei rapporti diplomatici, culturali e artistici tra Italia e Thailandia.

Antico Siam. Lo splendore dei regni Thai. Mostra celebrativa per il 150° Anniversario del Trattato di Amicizia e Commercio tra Italia e Thailandia
Editore: Scienze e Lettere
Collana: Il novissimo Ramusio
Data di Pubblicazione: maggio 2019
Pagine: 184

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