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Carlo Maratti
(Camerano, 1625 - Roma, 1713)
La flagellazione di S. Andrea
Acquaforte
cm 43,6x30.
La scena, ambientata tra architetture classiche, riproduce il momento precente al martirio, quello della flagellazione del santo, legato e disteso su un tavolo con i suoi aguzzini che infieriscono su di lui; l'incisione è un II stato su V, stampata Roma 1650 ca.
Il soggetto deriva dal dipinto del Domenichino eseguito nel 1608 per l’oratorio di Sant’Andrea nella chiesa di San Gregorio Magno al Celio in Roma.
Esemplare su carta vergata con filigrana doppio cerchio con giglio, rifilata su tre lati al margine lastra, mentre in basso è rifilata oltre la linea di riquadramento; qualche piccolo restauro di strappetti al verso, e lieve foxing, in generale buono stato di conservazione, come da foto.