Di forma rettangolare con angoli smussati, in avorio di elefante (Loxodonta africana Blumenbach, 1797 o Elephas maximus Linnaeus, 1758), finemente scolpita ad alto rilievo a raffigurante un cavaliere in armatura ed una nobildonna.
L’attenzione dello scultore è posta sull’austerità della fisionomia e della posa in l’armatura finalizzata alla rappresentazione del potere, incarnato nel nostro effigiato, e da quella della fedeltà raffigurata dalla donna.
Il cavaliere a figura intera di nobile estrazione sociale è immortalato leggermente di tre quarti con una sontuosa armatura mentre impugna una spada e poggia il piede sinistro su un leone mentre la dama è collocata sopra un cane.
I temi della forza, della prestanza virile, dell’audacia delle armi e delle armature, divennero di grande attualità nel XVI secolo, il secolo d’oro della ritrattistica, suggerendo che il farsi ritrarre in armi era una vera necessità per imporre il proprio status e per trasmettere un'immagine di autorità e di legittimo esercizio del potere.
Al verso sono presenti le iscrizioni ".N.T.V.O.A. - 1518" e, forse, un erma nobiliare non identificata.
Stato di conservazione: **** buono, minori difetti all'angolo superiore destro e una frattura sul lato sinistro.