Foglio unico, mm. 650 x 780 circa, mm. 30 inferiore ripiegato, testo di 70 righe, la prima scritta in maiuscolo alternativamente blu o rosso, il resto scritto in corsivo semicorsivo con poche parole e nomi in caratteri più grandi, alcuni anche in capitelli, incorporanti l'impresa imperiale dipinta del Sacro Romano Imperatore, un'aquila bicipite allargata, e una corona, con le consuete pieghe orizzontali e verticali, e alcuni piccoli fori.
Il testo inizia 'ALOYSIVS, miseratione divina tituli S . Marci presbiter cardinalis, Cornelius sancte Romane ecclesie camerarius, sacre aulae imperialis goes et eques...' ed elenca i privilegi di Gaspare Pignatta, cavaliere e giureconsulto di Ravenna, firmati in calce da 'Aloysius [i.e. Luigi/Luigi] Cornelio card. Camera. viene et equest ecc.’ e con la sottoscrizione di Zerbinus Sperandeus con il suo simbolo notarile, con stemma e motto ‘Spera in deo’. Si dice che il cavaliere Gaspare Pignatta fosse amico di Torquato Tasso, che visitò la sua casa a Ravenna e fu anche suo ospite. (vedi P. Uccellini, Dizionario Storico di Ravenna, p. 367).