Jacopo Caraglio

(1565)

11x21,5. Coppia di incisioni, tratte da una serie di 20 tavv dedicate alle divinità mitologiche: Cerere ( dea della fecondità della terra) è rappresentata in una nicchia in piedi nuda, tra i capelli spighe di grano, mentre tiene una falce a mezzaluna nella mano destra e una torcia nella sinistra; ai suoi piedi una serpe a due teste. In basso a destra numero 14 e iscrizione: 'AEMA CERES DOCUIT SEGETUM SPEM CREDERE SUICIS'. Proserpina (figlia di Cerere e sposa di plutone Dio degli Inferi) è rappresentata in una nicchia in piedi nuda, mentre tiene un mantello che utilizza per contenere dei fiori, che sono ai suoi piedi e intrecciati nei capelli. In basso a destra numero 8 e iscrizione: 'SUM DEA TARTAREI CONIUX PROSERPINA REGIS’ Hollstein / German engravings, etchings and woodcuts c.1400-1700

Belle prove, con fresca inchiostratura, stampate su carta vergata ed applicate su antichi cartoncini da collezione ( con indicazioni a matita rossa); foglio rifilato alla linea del margine lastra, come in tutte le prove conosciute.